SODEXO BP8 – Criticità

Pubblichiamo di seguito la lettera del Segretario Generale Provinciale Antonio Digregorio sulle criticità del nuovo servizio Ticket della Sodexo

Sono sempre più numerose le segnalazioni che giungono a questa struttura provinciale da parte dei nostri iscritti, circa le insormontabili difficoltà che i colleghi incontrano nella spendita dei buoni pasto “SODEXO”, accreditati nella “Pass Lunch Card Next”, fornita dalla Prefettura di Taranto, maturati secondo le modalità previste dalle vigenti normative emanate dal Ministero dell’Interno, normativa che è stata anche oggetto di precedenti consultazioni e di accordi con le organizzazioni sindacali più rappresentative del Comparto Sicurezza.

Infatti, i “Sodexo”, nel caso in esame contrassegnati dal codice “BP8” – che dovrebbe corrispondere al lotto nr. 8 assegnato da una gara d’appalto attivata in ordine alle convenzioni sui buoni pasto attinente la piattaforma CONSIP S.p.A. (la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana in seno al Ministero dell’Economia e delle Finanze), nel caso in specie riservata per le Regioni di Liguria, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia – non vengono in alcun modo accettati dagli esercizi accreditati di cui all’elenco riportato nell’apposito portale https://mycardsodexo.it ove l’utente si è registrato allo scopo di attivare la card elettronica nominativa – difficoltà riscontrate tanto negli esercizi commerciali ubicati nel Comune Jonico quanto nei comuni della provincia.

Gli aspetti critici legati ai “Sodexo BP8” – stante anche a quanto riferito dai diversi gestori interpellati da questa struttura sindacale –  sembrerebbero riconducibili al pagamento oneroso delle provvigioni richieste dalla società appaltante ovvero alle trattenute versate per ogni buono pasto che risulterebbero più gravose rispetto a quelle richieste per i ticket emessi da altre società.

Tra l’altro, come risulta, alcune catene commerciali, per la spendita dei Sodexo imporrebbero persino una “condicio sine qua non”, vincolando il cliente al tesseramento quale socio previo versamento di una quota e limitando la spendita solamente ad un paio di buoni pasti, infine legandola anche alla effettuazione di una spesa di alimenti che in contropartita, il titolare della card deve pagare a parte.

Un condizionamento assolutamente inaccettabile che sicuramente non rende efficiente e qualitativamente accettabile il servizio offerto ai beneficiari oltre che libero l’utilizzo della card, per quanto la CONSIP, come si legge nella pagina dedicata nel sito www.consip.it, asserisca che “l’8° edizione della gara, progettata attraverso il confronto con le associazioni di mercato, nonché allineata  al Decreto correttivo dei Codici appalti (D.lgs. 56/2017), contiene soluzioni che contemperano le esigenze di tutti gli attori del sistema; un servizio efficiente e di qualità per amministrazioni e dipendenti, massima concorrenzialità fra i partecipanti, tutela  delle esigenze commerciali convenzionati”.

Rileviamo come in questo territorio, i precedenti buoni pasto (Repas), risultavano spendibili ovunque e senza condizioni e/o limitazioni.

Allo stato attuale, invece, gli aventi diritto, hanno a disposizione una card assolutamente non utilizzabile. Una contraddizione alla quale è d’uopo una domanda: nella fase preliminare della stipula della nuova convenzione, i preposti hanno opportunamente svolto una indagine di mercato sui territori destinatari di questo lotto, allo scopo di verificare se i Sodexo BP8 erano rispondenti a parametri di un efficiente ed effettivo servizio ?

Tra l’altro, dai nostri riscontri, abbiamo rilevato come la spendita dei buoni pasti in argomento incontra le medesime criticità anche per altri dipendenti statali e di enti pubblici.

Vedasi, ad esempio, la segnalazione del SILF – Sindacato della Guardia di Finanza del 20.03.2019 che ha inviato una nota al proprio Comando Generale, nota pubblicata su www.silfnazionale.it; la nota unitaria di Cgil, Cisl e Uilpa del 14.01.2019 pubblicata su www.fpcgil.it; la nota pubblicata da “qds.it”  prodotta da un consigliere comunale del Comune di Misterbianco (CT); la nota dell’USB del 16.03.2019 che segnala talune criticità nell’ambito dell’Università del Salento di Lecce consultabile in rete e altre ancora che per questioni di praticità, non siamo qui ad elencare, giacché queste, da sole sono sufficienti a descrivere la portata del problema.

Oltremodo, sull’argomento, il 28.03.2018, è stato pubblicato in rete un articolo giornalistico delle testata “Il Giornale” (su http://www.ilgiornale.it) dal titolo “I ticket indigesti”.

Orbene, alla luce delle rilevate criticità, a nostro parere, vi sarebbero tutte le condizioni affinché il Ministero dell’Interno, attraverso gli uffici preposti, a riscontro della nostra segnalazione, provveda a recedere dall’attuale convenzione, ricercando a favore degli aventi diritto, un servizio di qualità che risulti più efficiente e puntuale rispetto alla spendita dei ticket, per legge maturati dal dipendente.

Ognuno per la parte di competenza, è pregata di attivarsi nel merito e produrre gentile riscontro oltre che si rimane in attesa di una cortese risposta.

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