Riordino: NO a “pastrocchi militareschi” e tavolo tecnico subito. Diversamente sarà mobilitazione generale

Questa mattina, come preannunciato, si è tenuto un nuovo incontro con una delegazione del Dipartimento della P.S. per valutare l’ennesima bozza di riordino delle carriere che, come premesso dall’Amministrazione, era l’ipotesi concordata con le altre amministrazioni del comparto.

La presentazione è avvenuta attraverso delle slide nelle quali sono state illustrate le nuove ipotesi. Dalle stesse emergeva subito che non solo non ci sarebbe stata l’unificazione dei ruoli Agenti, Assistenti e Sovrintendenti in senso nominale, ma neanche in concreto, tanto che la progressione da assistente capo a vice sovrintendente avverrebbe, a regime, previa domanda ed attraverso il meccanismo dello scrutinio per merito comparativo, di fatto identico all’attuale concorso, dove il peso decisivo è lasciato ancora una volta ai rapporti informativi.

A fianco di questa procedura viene altresì prevista una selezione riservata ai colleghi con meno di 40 anni di età per il 20-30% dei posti disponibili, con modalità non meglio indicate.

Nella stessa ipotesi l’Amministrazione ribadiva che dei circa 43.000 Ass.ti Capo attualmente in servizio, nei primi 5 anni circa 27.000 sarebbero stati selezionati con le procedure prima indicate per accedere al ruolo dei Sov.ti e nei 10 anni nessuno di loro sarebbe rimasto nella qualifica di assistente capo: non ci sono stati però forniti i numeri ed i meccanismi di uno svuotamento che, a prima vista, avverrebbe anche con la normativa attuale grazie soprattutto ai pensionamenti per vecchiaia!

Nulla è stato specificato circa gli attuali Sov.ti e la possibilità di passare nel ruolo degli ispettori con procedure semplificate se non il fatto di ribadire che per gli stessi vi sarebbero stati concorsi con posti riservati (e quindi non con procedure semplificate) richiamando il principio dei vasi comunicanti senza però specificare quanti e in quanto tempo avrebbero avuto la possibilità per accedere al ruolo ispettori se non il fatto che nel triennio successivo al riordino saranno previsti concorsi straordinari per 3000/4000 posti per vice ispettore: valgono le stesse considerazioni di cui sopra.

A ciò aggiungevano l’istituzione di una nuova posizione economica per i Sostituti Commissari con 4 anni di anzianità e la denominazione di primo sostituto commissario che, oltre a schiacciare i Sostituti commissari, allungavano ulteriormente la carriera giuridica ed economica con grave danno anche alla pensione rispetto al principio di percepire il prima possibile, il più possibile per più tempo possibile. Per ultimo, senza nessuna specificazione rispetto alle opportunità dei Sostituti Commissari e Ispettori Superiori di accedere al ruolo direttivo, è stato riproposto un ruolo direttivo con 1550 unità (rispetto ai 1330 del ruolo speciale del 2000) mentre è stata confermata la volontà di ampliare attuale organico dei direttivi e dirigenti a 4500 unità rispetto alle attuali 3800 circa: anche qui i conti non tornano affatto, nè sono accettabili meccanismi graduali e concorsi pubblici per l’iniziale costituzione del nuovo ruolo direttivo.

In via preliminare, considerato che ancora una volta non vi era stato alcun invio preventivo del materiale nonostante le rassicurazioni che l’Amministrazione aveva dato anche nell’ultimo incontro in tal senso al fine di consentire un confronto anche nel merito delle questioni, le scriventi OO.SS. confermando la loro volontà di procedere al riordino, purché il riordino sia uno strumento di ammodernamento e di efficientamento dell’Amministrazione ma anche la risposta alle legittime aspettative dei colleghi penalizzate soprattutto dall’inerzia dell’Amministrazione nel bandire i concorsi, hanno stigmatizzato il metodo e hanno espresso perplessità su la nuova ipotesi atteso che la stessa pareva più una rivendicazione del mondo militare piuttosto che di una forza di polizia civile e che in realtà non contiene nessuna reale apertura della carriera rispetto a quella che ci sarebbe con la legislazione vigente se venisserro espletati i concorsi di Legge per i ruoli intermedi e per il ruolo direttivo speciale.

La retromarcia dell’Amministrazione sull’unificazione del ruolo di base Agenti, Assistenti e Sovrintendenti ovvero dell’unificazione del percorso di carriera di questi due attuali ruoli; l’assenza di prospettive di una progressione realmente semplificata per i sovrintendenti rispetto alle attuali riserve di posti, la mortificazione della figura degli Ispettori, quale ruolo di concetto relegato da questa nuova ipotesi ormai ad un mero ruolo di sottufficiali, così come l’assoluta incertezza per gli stessi di uno sbocco in un ruolo realmente direttivo con almeno 4000 unità, con contestuale riduzione di quello attualmente previsto dei funzionari e dirigenti, in modo da collocarli in una nuova area dirigenziale con funzioni manageriali rispetto ai 931 posti di funzione esistenti, che valorizzi l’esperienza professionale oltre che i titoli acquisiti e posseduti, e la totale incertezza sul processo di riordino che dovrebbe interessare i ruoli tecnici, hanno portato le scriventi OO.SS. a fare una proposta concreta nel solco della volontà delle stesse di addivenire ad un riordino vero e concreto e non alla solita operazione di facciata che premia solo una parte del personale e, come in passato non certo quella più in disagio.

Per questi motivi, e anche nel solco della necessità di seguire una reale equiordinazione tra le varie Forze di polizia del Comparto, in modo da garantire una retribuzione media che sia livellata tra le stesse per non allargare la forbice oggi già a vantaggio dei militari, è stato chiesto di aggiornare i lavori su un tavolo tecnico nei prossimi giorni. Ciò per consentire sia di leggere bene l’ipotesi presentata oggi sia per comprendere nel dettaglio quanti colleghi saranno interessati dalla possibilità di andare al ruolo successivo, come saranno le modalità selettive nella fase transitoria, e come l’Amministrazione intende affrontare la rivendicazione del nuovo ruolo direttivo e la mancata chance degli ispettori superiori e sostituti commissari che ad oggi, per l’inadempienza dell’amministrazione si vedono danneggiati rispetto ai loro omologhi delle altre Forze di polizia.

Non si comprende, poi, per quale scelta politica la nostra amministrazione, invece di assottiglia le disomogeneità oggi esistenti con gli omologhi gradi delle altre forze di polizia, decida di diminuire il numero degli Ispettori,  creando così un imbuto nel flusso della progressione in carriera dei Sovrintendenti, quindi degli Agenti e Assistenti.

Dal momento che abbiamo difficoltà a comprendere come in realtà si avvererebbero le migliaia di avanzamenti ipotizzati dall’Amministrazione abbiamo l’assoluta esigenza di vedere tutti i numeri e leggere l’articolato del provvedimento ipotizzato prima di esprimere un giudizio definitivo che, al momento, non può che essere negativo in quanto appare altissimo il rischio che si ripetano scavalchi nella progressione tra i ruoli di base e quelli intermedi, mentre per il ruolo direttivo che viene proposto, rispetto a quello speciale che ci è stato negato per quindici anni, risultano meno posti per gli interni insieme ad uguali difficoltà di accesso ed inoltre, così com’è stato pensato, schiaccerebbe in basso gli attuali sostituti commissari, andando a ripetere gli storici errori commessi ai danni di chi in polizia già ha vissuto i nefasti effetti del riordino del ‘95: sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

Per questi motivi, attesa anche la risposta dell’Amministrazione secondo la quale non può concedere un tavolo tecnico ai Sindacati considerato che già lo fa con le altre amministrazioni, le scriventi OO.SS. hanno lasciato la riunione in attesa di conoscere se e quando verrà convocato il tavolo tecnico o se invece dovranno attuare una mobilitazione generale per condannare la volontà di non voler procedere ad un riordino vero ma solo ad una operazione di facciata che danneggerà la sicurezza del Paese e i diritti dei poliziotti.

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